Nota: Questo articolo è stato scritto in occasione della Giornata della Consapevolezza dei Neri in Brasile.
Negli anni sessanta, nomi famosi del movimento libertario americano entrarono in contatto con i movimenti di mobilizzazione della Nuova Sinistra che, al contrario della Vecchia Sinistra, era caratterizzata da diffidenza verso le strategie di uno stato centralizzato con ampi poteri, e dal desiderio di accogliere le minoranze emarginate. Per la Nuova Sinistra, risolvere le questioni razziali e di genere era tanto importante quanto mettere fine alle aggressioni militari.
Le sue tattiche comprendevano la disobbedienza civile di massa, l’azione diretta, e l’organizzazione in proprio di comunità e quartieri tramite istituzioni che agivano fuori dallo stato. Tutto ciò aveva origine nella citata sfiducia nella politica istituzionalizzata: Come diceva il libertario socialista brasiliano Mario Ferreira dos Santos, in una politica democratica, “come pare che sia la regola, i mezzi diventano più importanti dei fini, anzi tendono a sostituirsi a questi ultimi, così che lottare per la libertà significa sfidare questi mezzi.” La Nuova Sinistra cercò di evitare questi passi falsi.
Murray Rothbard cercò di stabilire un contatto tra libertarismo e Nuova Sinistra con il periodico Left and Right: A Journal of Libertarian Thought. Tra gli articoli pubblicati, uno dei migliori è certamente “The New Left and Liberty”, dello stesso Rothbard, che dimostra come la filosofia della libertà fosse già radicata nei metodi della Nuova Sinistra.
Secondo Rothbard, il genere di democrazia partecipativa propugnato dalla Nuova Sinistra era una vera e propria filosofia antistatale e antiautoritaria: Ogni individuo, anche il più povero e marginalizzato, deve avere la stessa padronanza della propria vita. Si tratta, come di recente ha scritto Kevin Carson, di un paradigma economico e organizzativo basato su reti orizzontali e stigmergiche in cui tutto è fatto nell’interesse degli individui o dei gruppi, che più di ogni altro sono motivati e qualificati per svolgere un dato lavoro senza dover chiedere un permesso. Così gli attivisti possono decidere da sé quali obiettivi sono importanti per la comunità con cui lavorano, quali problemi comportano, e quale è la loro urgenza.
In occasione della Giornata della Consapevolezza dei Neri Brasiliani, il venti novembre, è bene anche mettere in evidenza ciò che Rothbard disse del movimento dei neri negli Stati Uniti: Un movimento essenzialmente libertario nei metodi e nelle ragioni. Erano i tempi della lotta per i diritti civili e contro le leggi segregazioniste. Rothbard disse allora che la nuova e la vecchia sinistra erano come olio e acqua.
La Vecchia Sinistra voleva riforme, contributi all’edilizia per i neri, contributi federali per l’istruzione, leggi che garantissero l’assistenza sociale. Era una tattica incentrata sulle lobby.
La Nuova Sinistra, per contro, sosteneva un attivismo militante che orbitasse attorno a questioni che potessero essere trattate con la disobbedienza civile di massa: La segregazione razziale, le restrizioni al voto, la brutalità della polizia con i neri. Quest’ultima, in particolare, era una delle preoccupazioni principali tra i neri, non solo al sud ma anche negli altri stati. Era un problema molto più pressante della mancanza di campi da gioco nei quartieri popolari o delle condizioni dei quartieri stessi.
Rothbard concluse che, concentrandosi su quelle aree in cui uno stato governato dai bianchi opprimeva i neri, la Nuova Sinistra aveva trasformato il movimento nero in un autentico movimento libertario.
Lo stesso valeva per la sfera economica. La Nuova Sinistra giustamente non si fidava degli sforzi del governo per un “rinnovamento urbano”: La Nuova Sinistra non credeva che trasferire i neri dalle loro case andasse a beneficio di tutti; semmai ci vedeva un semplice regalo all’industria delle costruzioni e ai gruppi immobiliari. I programmi di “lotta alla povertà”, poi, erano considerati un modo per i burocrati di manipolare le prospettive economiche della popolazione nera.
Rothbard spiegò come, diffidando dello stato, gli attivisti della Nuova Sinistra collaborarono con le comunità nere, aiutandole ad uscire dall’apatia e organizzandole in associazioni di mutuo soccorso in grado di aiutare i poveri in maniera molto simile alle attuali cooperative. L’applicazione pratica di questi principi portò alla nascita delle scuole libere alternative alle scuole pubbliche.
Opponendosi all’accettazione acritica dei vecchi sindacati della Vecchia Sinistra, inoltre, la Nuova Sinistra lanciò loro l’accusa di aver messo bianchi e neri l’uno contro l’altro, di essersi serviti delle influenze sulle imprese per limitare la presenza dei neri sul posto di lavoro, e di aver rafforzato la loro esclusione. Ovviamente, non per questo la Nuova Sinistra si opponeva alla libertà sindacale: Nel Mississippi nacque un sindacato alternativo che dava voce ai lavoratori neri, sfidando il monopolio dei sindacati razzisti nelle vertenze contrattuali.
Il movimento nero brasiliano affronta sfide simili, anche se in un contesto diverso in cui molte delle controversie coinvolgono tanto i neri quanto i poveri in generale delle periferie urbane. Ovvero: Brutalità della polizia, evacuazioni forzate, programmi di edilizia popolare che in realtà promuovono la carenza di abitazioni e la segregazione, mancato riconoscimento dei diritti di proprietà collettiva delle terre delle comunità quilombola (insediamenti tradizionali dei discendenti degli schiavi fuggitivi), e mancato riconoscimento dei diritti di proprietà delle abitazioni “irregolari” come le favelas e i condomini. C’è poi un carico fiscale che ricade pesantemente sui poveri più che dei ricchi, e in particolare sulle donne e i neri più che sugli uomini e i bianchi. E ancora, la lotta alla droga che alimenta l’insicurezza e gli omicidi tra i neri, e non ultima la persecuzione delle religioni afro-brasiliane.
Ecco, i neri dovrebbero essere turbati da uno stato che spezza i legami famigliari e comunitari per avocare a sé il compito di provvedere al benessere. Ancora di più dovrebbero essere turbati dagli aiuti di stato alle imprese e alla classe media, che abbassano ulteriormente il valore del loro lavoro.
I neri devono affrontare queste sfide. Possono farlo se sono dotati di una coscienza libertaria ispirata al lavoro della Nuova Sinistra.