Tag: security culture
Di Locusts and Wild Honey. Originale pubblicato l’otto gennaio 2023 con il titolo Living with Surveillance. Traduzione di Enrico Sanna. Grafica di Eric Fleischmann Tante chiacchiere qua e là tra i presunti antisociali che stanno nel cuore dell’impero: anarchici, gotici, cristiano-progressisti, disegnatori di tatuaggi, contadini utopici, studenti rivoluzionari. Vogliamo l’“anonimato” digitale o no? Ovvero, detto…
Lots of chatter here and there amongst supposedly anti-social residents of the imperial core; anarchists, goths, progressive Christians, tattoo artists, idealistic farmers, student revolutionaries. Do we want digital “anonymity” or not? Or, less dramatically, should we have Instagram? Should we have Facebook? Should we participate in the Matrix so readily? “Anonymity” is in quotes because…
Qualche settimana fa sono andata in gita scolastica in Irlanda. Essendo una nazione relativamente ricca in cui tutti parlano l’inglese e hanno radici che si allargano fino agli Stati Uniti e il Regno Unito, con gli stranieri con cui ho parlato ho trovato più somiglianze di base che spiccate differenze. Una delle differenze che colpiscono…
A few weeks ago I went on a school trip to Ireland. As a relatively wealthy nation where everyone speaks English and shares deep cultural roots within the United States and United Kingdom, I found more base similarities with the strangers I talked to than glaring differences. One of the most striking differences, however, was…