Di Sean Swain. Originale: Security Threat Groups: The Industry of Gangs, del 12 aprile 2021. Traduzione di Enrico Sanna.
Nelle carceri dell’Ohio praticamente tutti fanno parte di una banda, che ne faccia parte davvero o no. Se sei in un carcere dell’Ohio e non sei in una banda, l’amministrazione carceraria ti ci mette. E se non c’è una banda apposita per te, l’amministrazione ne crea una per te.
La ragione è legata alla mafia dei finanziamenti federali. Funziona così:
Il dipartimento della giustizia federale ha un database di quelle che definisce “bande che sono una minaccia per la sicurezza”, o STG, da non confondere con STD, che indica le “malattie sessualmente trasmissibili”. Il dipartimento della giustizia non censisce la clamidia o la gonorrea. Per ora. Almeno, per quanto ne so.
Censisce e controlla le bande che minacciano la sicurezza, espressione che comprende i Blood, i Crips, i Gangsta Disciple, e la Fratellanza Ariana. Queste sono le bande più grosse, le più note, tra le minacce per la sicurezza.
Per tenere sotto controllo queste bande, il dipartimento della giustizia concede agli stati quelli che vengono chiamati “finanziamenti indistinti”. Gli stati che, come l’Ohio, partecipano al programma di controllo, gestiscono un database condiviso con il dipartimento della giustizia, in cui sono schedati i membri di ogni banda con le informazioni sulle loro attività. Per ogni membro monitorato dallo stato, il dipartimento concede una certa quota di fondi.
Più sono i carcerati che fanno parte di una banda criminale e più soldi riceve il sistema carcerario dello stato.
Negli anni novanta c’era solo un pugno di bande che costituivano una minaccia per la sicurezza. Ognuna di queste aveva un gruppetto di componenti ben in vista. In ogni carcere c’era un ispettore, che inizialmente aveva tutt’altro compito, incaricato di schedare queste bande.
Da allora, e grazie alla disponibilità dei soldi federali, le bande che minacciano la sicurezza sono diventate centinaia, alcune delle quali con due o tre membri appena, tutte registrate in un database elettronico. Apparentemente, nelle carceri dell’Ohio ci sono decine di migliaia di membri di queste bande. E abbiamo non uno, ma due ispettori a tempo pieno per ogni carcere, e pagati con fondi federali; anche i computer che usano per il loro lavoro sono pagati con fondi federali.
Le bande sono diventate un fenomeno industriale.
Conosco detenuti che sono stati schedati come membri di una banda semplicemente perché sono cresciuti in una particolare zona dove gran parte dei giovani fa parte di una banda, o perché hanno ricevuto mail spazzatura da un’organizzazione, anche se questa non è schedata come banda. Un mio amico ebreo è stato segretamente schedato come appartenente alle Pantere Nere per anni senza alcuna ragione, neanche lui sa perché.
Io stesso sono stato schedato nel 2012 come “componente di spicco” dell’Esercito delle Dodici Scimmie, un’organizzazione senza organizzazione, semplicemente perché la mia “ideologia” corrispondeva alla loro. Siccome io immagino un mondo in cui nessuno comanda, sono diventato leader di un’organizzazione senza organizzazione.
Per chi gestisce i database, tutto questo è normale.
A convalidare l’esistenza delle bande e dei loro membri sono, a tutti gli effetti, quegli stessi ispettori premiati con un posto di lavoro inamovibile dall’esistenza stessa delle bande. Gli ispettori delle carceri definiscono cos’è una “organizzazione che costituisce una minaccia per la sicurezza”, e poi decidono quali organizzazioni rientrano nella definizione, poi ancora decidono cosa costituisce “appartenenza” ad un’organizzazione e cosa costituisce “prova” di detta “appartenenza”.
Alcune religioni sono state riconosciute come minaccia per la sicurezza. Alcuni detenuti sono stati riconosciuti come membri per essersi “associati” con altri detenuti che la burocrazia del carcere aveva messo in cella assieme a loro. Basta dire ciao ad un detenuto trasferito nella tua cella per trasformarti in un membro della sua banda… la banda dei “Presbiteriani”, per dire, se per caso l’ispettore del carcere è un battista degli stati del sud.
Il database delle associazioni che minacciano la sicurezza è praticamente un registratore di cassa. Ogni volta che l’ispettore preme un tasto, salta fuori un assegno.
Gli apparecchi per i denti o il college per i figli sono possibili solo se gli ispettori moltiplicano costantemente bande e affiliati da tenere sotto controllo. E allora le bande proliferano… anche se non è così. Da notare, poi, che l’affiliazione sul database non viene cancellata quando una persona esce dal carcere. No. È un database federale. Se quando sei in carcere vieni schedato come grande capo della banda della banana, che questa esista o no, quando esci è facile che il comando della polizia locale dia il tuo numero di targa alle volanti avvertendo che sei pericoloso e potenzialmente armato. Tuo nipote, a cui hai prestato l’auto per andare al cine con la ragazza, potrebbe essere circondato da una squadra Swat e preso di mira dai cecchini perché uno stop non funziona.
Di recente, alcuni juggalo hanno denunciato il dipartimento della giustizia per essersi rifiutato di cancellare i juggalo dal database delle minacce per la sicurezza. Per chi non lo sapesse, i juggalo sono i fan di un gruppo di musica rap chiamato Insane Clown Posse. In genere vanno in giro vestiti da clown e bevono bibite Faygo-band. Questo è tutto. Ma secondo gli ispettori carcerari, la tendenza ad ascoltare la stessa musica e bere la stessa bibita, e apparentemente anche il fatto di condividere la stessa sottucultura, li rende una minaccia per la sicurezza.
La causa è ancora in corso. Nel frattempo, è meglio non far sapere agli ispettori carcerari che ti piacciono le bibite Faygo.
Dal detenuto anarchico Sean Swain recluso nel carcere Warren di Lebanon, nell’Ohio. Se sei nel database delle minacce alla sicurezza, SEI nella resistenza…
Sean Swain A243-205