Di Roderick Long. Originale pubblicato il 12 settembre 2018 con il titolo Reign of Fire. Traduzione di Enrico Sanna.
Gli incendi che devastano la California sono un dono offerto dallo stato? Così sostiene William Finnegan in un recente articolo: “California Burning”.
Secondo Finnegan, le origini del disastro sono da ricercare nell’ampliamento dei compiti del servizio forestale, ai primi decenni del novecento:
Il servizio forestale, non più un semplice guardiano del territorio, diventò il servizio antincendio federale delle terre non coltivate. Il suo compito era l’eliminazione totale degli incendi. … A giudizio di alcuni forestali esperti, questo è un problema. Potrebbe sorprendere, ma gli incendi innescati da un fulmine sono parte importante di molti ecosistemi, soprattutto ad ovest. Un “fulmine incendiario” ogni tanto, dicono, serve quantomeno a prevenire incendi più grossi. William Greeley, capo del servizio forestale negli anni venti, liquidò l’idea come “forestazione Paiute”, dal nome di una tribù indiana.
Finnegan spiega perché “Paiute”:
I nativi americani usavano gli incendi stagionali per molti scopi, come la caccia, la ripulitura dei sentieri, la gestione delle colture, la fertilizzazione del terreno e la creazione di una fascia antincendio attorno ai loro insediamenti. Le “terre vergini” trovate in Nord America dagli esploratori bianchi e dai primi coloni erano in molti casi territori fortemente e deliberatamente modificati.
Tra parentesi, questo smentisce l’idea che le popolazioni indigene non avessero diritti di proprietà sul loro territorio perché non l’avevano sufficientemente trasformato con la loro opera.
L’accusa sprezzante di “forestazione Paiute” fatta da Greeley era mal riposta. Spiega Finnegan:
La politica di soppressione totale adottata dal servizio forestale e i suoi alleati (come l’ente parchi, ad esempio) ebbe un successo eccezionale, ridusse la superficie incendiata del 90%, cosa che modificò il paesaggio dando origine a quella che Paul Hessburg, ecologo presso il servizio forestale, chiama una “epidemia di alberi”.
Ma salvare gli alberi non era lo scopo del servizio forestale, che operava in collaborazione stretta con l’industria del legname ripulendo enormi tratti di foresta primaria (quando lasciò il pubblico servizio, Greeley andò a lavorare per i baroni del legname). L’idea era di tagliare i vecchi alberi per sostituirli con altri che si potessero gestire meglio e che dessero un profitto maggiore. Ciò creò un ambiente molto più infiammabile.
In altre parole, è colpa di un’alleanza tra grandi imprese e grande governo se le aree boschive oggi sono molto più soggette ad incendi devastanti.