Abolite la Polizia

[Di Kaile Hultner. Originale pubblicato su Center for a Stateless Society il 24 settembre 2016 con il titolo Dismantle the Police. Traduzione di Enrico Sanna.]

La settimana scorsa, l’agente Betty Shelby della polizia di Tulsa, Oklahoma, ha sparato alle spalle, uccidendolo, Terence Crutcher, autista quarantenne, a terra dopo essere stato colpito con il taser da un altro agente. Secondo il database pubblicato dal sito killedbypolice.net, Crutcher è l’852ma persona sparata e uccisa da un poliziotto nel corso del 2016.

A questo punto è chiaro che, se si vuole che la polizia smetta di uccidere uomini e donne di colore, non resta che abolire completamente le forze dell’ordine.

Non c’è spazio per altre scuse. Niente più “mele marce”, nessuno dovrebbe più accampare scuse dicendo che era in gioco la sicurezza del poliziotto. Gli agenti sono stati investiti del potere di uccidere chiunque gli vada, e loro lo sanno perfettamente. E non è neanche la prima volta che un nero viene ucciso nella contea di Tulsa negli ultimi due o tre anni. O smantelliamo l’intero apparato oppure le cose continueranno sempre così. Non ci sono alternative.

Secondo la Associated Press, “l’avvocato della Shelby, Scott Wood, ha detto che Crutcher non ha obbedito agli ordini e che la Shelby era preoccupata perché lui cercava continuamente di mettere una mano in tasca, come se avesse un’arma.”

Disobbedire agli ordini di un agente non giustifica un omicidio. Affrontare situazioni potenzialmente volatili a mente fredda e senza il grilletto facile sarebbe apparentemente la ragione prima per cui esiste la polizia. Se non possiamo neanche confidare nella loro capacità di attenersi alle regole, come possiamo pensare che riescano a tenere ragionevolmente sicure le nostre comunità?

No, è tempo di fare piazza pulita e ricominciare da zero. È giunto il momento di discutere sul modo più appropriato di proteggere una comunità. Dobbiamo cercare di mettere in pratica nuove idee, e dobbiamo farlo con gli agenti di polizia che restituiscono la pistola e il distintivo.

Sicuramente qualcuno troverà la proposta troppo intransigente. Va bene. Probabilmente si tratta delle stesse persone che capiscono una cosa per l’altra, che interpretano come “non-patriottico” l’atto di Colin Kaepernick e decine di squadre di football dei college, che per protesta si mettono in ginocchio durante l’inno nazionale. No. La realtà è che protestano contro questi fatti. Protestano il fatto che queste cose accadono continuamente e che i responsabili di questi crimini se la cavano a buon mercato, quasi sempre senza alcuna conseguenza di sorta. Anche il profano più disinteressato dovrebbe arrivare a capirlo senza alcuna difficoltà.

Ecco perché è ora di abolire le forze dell’ordine.

Punto.

Anarchy and Democracy
Fighting Fascism
Markets Not Capitalism
The Anatomy of Escape
Organization Theory