[Di Kevin Carson. Originale pubblicato su Center for a Stateless Society il 6 gennaio 2017 con il titolo Who Are the Real “Genociders”? Traduzione di Enrico Sanna.]
La destra culturale di recente è andata su tutte le furie, sincere o finte che siano, prima per un tweet della vigilia di Natale di George Cicciariello-Maher della Drexel University che diceva “Per Natale Desidero Solo il Genocidio dei Bianchi”, e poi contro la Drexel che il 29 ha deciso di non licenziarlo.
L’unico scandalo è che la Drexel abbia sprecato il tempo dei suoi superpagati amministratori e quello di Cicciariello-Maher per portarlo sul banco degli imputati riguardo questa controversia preparata ad hoc.
Quando dico “preparata” intendo proprio questo. A parte alcuni suggestionabili conservatori e liberal irrilevanti che erano all’oscuro, tutti sapevano che la cosa era stata orchestrata in ogni sua parte, come lo “scandalo” GamerGate in fatto di “etica giornalistica” (in realtà una campagna diffamatoria cinicamente organizzata e coordinata da giovani giocatori su 8Chan per fare punteggio contro gli odiati “Giustizieri Sociali”).
In questo caso, White GenocideGate era una finta campagna diffamatoria organizzata da membri della cosiddetta “alt-right” (destra alternativa, ndt) che ruota attorno a Breitbart.com. Nonostante il nome, si tratta di un insieme di neo-reazionari, “realisti razziali”, “attivisti dei diritti maschili”, sostenitori dichiarati della supremazia bianca e neonazisti, che amano organizzare campagne scandalistiche in stile 8Chan contro la sinistra culturale.
È un atteggiamento cinico, l’espressione “genocidio dei bianchi” è stata inventata da loro stessi per indicare qualcosa che neanche esiste. “Genocidio dei bianchi”, in gergo razzista, si riferisce al presunto pericolo che i bianchi scompaiano come risultato dell’immigrazione pacifica e dei matrimoni misti.
Il tweet di Cicciariello-Maher intendeva proprio prendere in giro questa finta idea, dire che l’immigrazione pacifica e i matrimoni misti spontanei sono un bene, checché ne dicano i neonazisti di Breitbart. Inoltre le sue parole riecheggiano il pensiero di molti a sinistra che vorrebbero eliminare la “razza bianca” in un altro senso: non uccidendo i bianchi ma smontando il concetto di “bianchezza” (l’idea che tutte le persone di origine europea appartengano ad un’unica “razza bianca”), che è un concetto biologico recente usato per legittimare il colonialismo e l’imperialismo e facilitare la divisione e il dominio sulle classi produttive.
Cicciariello-Maher ha replicato con un altro tweet: “Tanto per intenderci, il massacro dei bianchi durante la Rivoluzione Haitiana fu indubbiamente un bene.”
Indubbiamente. La Rivoluzione Haitiana fu una rivolta di schiavi contro una una minuscola minoranza di schiavisti bianchi. Quando gli schiavi uccidono i loro padroni nessuno dovrebbe scandalizzarsi. Quando gli schiavi riescono a rovesciare e uccidere i loro padroni bisogna far festa.
Ovviamente, nessuna di queste considerazioni ha impedito agli amministratori della Drexel University di esibire costernazione. Prima ancora del previsto incontro con Cicciariello-Maher per discutere del problema, hanno dichiarato pubblicamente le sue parole come “profondamente deplorevoli”.
L’unica cosa deplorevole è che questi sciocchi siano stati ingannati da un’ingannevole campagna neonazista. Per quelli della destra alternativa, “fottuto” è l’insulto peggiore. Essere “fottuto”, ovvero preso in giro o ingannato da qualcuno più furbo, è il peggio che possano concepire nel loro mondo moralmente impoverito, senza empatia e reciprocamente sospettoso. E gli amministratori della Drexel sono stati completamente, profondamente fottuti, come da intenzioni.
Peggio ancora, la maggior parte della destra libertaria americana, i cosiddetti “paleo” di LewRockwell.com e Mises.org, è così vicina all’ideologia della destra alternativa che le due cose sono inseparabili. Quando strillano al pericolo delle “frontiere aperte” e di migrazioni di popoli “inferiori” che sommergono la cultura bianca, sono praticamente uguali ai sostenitori della supremazia bianca, spaventati dal “genocidio dei bianchi”.
Ironicamente, l’America è “terra di uomini bianchi” solo perché è avvenuto un vero e proprio genocidio (senza virgolette). Gran parte dei nativi è stata sterminata, le terre rubate da coloni bianchi, i sopravvissuti trasferiti in una frazione minuscola del territorio. E, ovviamente, la proprietà delle loro terre è negoziabile se si scopre che contengono risorse di valore. E non dimentichiamo che in questo paese molto è stato fatto con il lavoro degli schiavi, i cui discendenti i razzisti attuali vogliono “rimandare in Africa”.
E non c’è modo di impedire quello che la destra alternativa chiama “genocidio dei bianchi” senza ricorrere a forme totalitarie di controllo sociale. Non solo la polizia dovrebbe agire oltre i limiti consueti del dovuto processo, ma matrimoni e associazioni miste dovrebbero essere sottoposte a controlli stretti. Anche i cosiddetti “paleo”, che osano dirsi “libertari”, immaginano un paese in cui ogni centimetro quadro di spazio è proprietà privata, senza proprietà comuni o diritti di passaggio se non con il permesso dei bianchi conservatori sociali e cristiani proprietari di tutto.
Chi è scandalizzato dal “genocidio dei bianchi”, semplicemente odia la libertà e ama lo stato totalitario. Non deve fingere altrimenti.