Di Vishal Wilde. Originale pubblicato il 10 agosto 2017 con il titolo Reparations from Historical Slavery Could be Used to End Modern Slavery. Traduzione di Enrico Sanna.
La schiavitù storica e le sue conseguenze attuali sono tra gli argomenti più controversi e drammatici. È diffusa l’opinione che i discendenti degli africani ridotti in schiavitù durante la tratta transatlantica debbano essere risarciti in moneta. La questione fa nascere due domande: primo, chi dovrebbe essere obbligato a pagare e, secondo, come si fa a identificare con certezza assoluta i discendenti degli schiavi? Voglio esaminare brevemente questi problemi prima di vedere se una qualche forma di risarcimento può (e deve) esistere. Date le difficoltà evidenziate dalla seconda domanda, credo che questi risarcimenti debbano essere impiegati per mettere fine alla schiavitù moderna.
Chi dovrebbe pagare?
Alcuni sostenitori dei risarcimenti dicono che a pagare dovrebbe essere lo stato. Il problema è che molti contribuenti, che non discendono dagli schiavisti, dovrebbero pagare per crimini contro l’umanità che né loro né i loro antenati hanno commesso. C’è chi sostiene la validità della tesi in quanto tutti i bianchi trarrebbero vantaggi da quella forma di razzismo istituzionale che ha origine dalla schiavitù storica; ma è una giustizia retributiva e distributiva rozza che colpisce nel mucchio, soprattutto perché molti bianchi non erano responsabili della schiavitù e anzi la combattevano. Ma una qualche forma di giustizia è necessaria.
L’unica forma moralmente giusta di risarcimento consiste in un prelievo finanziario uniforme a carico dei ricchi discendenti degli schiavisti. In Gran Bretagna esistono numerosi documenti con l’identità degli schiavisti e i compensi che ricevettero quando fu abolita la schiavitù. Documenti simili esistono anche negli Stati Uniti. Dopotutto, se il governo britannico di quei tempi aveva i soldi per “compensare” (con l’equivalente di miliardi di sterline di oggi) gli schiavisti quando fu abolita la schiavitù, il nostro governo ha certamente le risorse per recuperare queste compensazioni e imporre misure punitive in aggiunta.
Problema: Chi sono i discendenti degli schiavi e quanto è dovuto loro?
L’opinione diffusa secondo cui i risarcimenti devono essere pagati ai discendenti degli schiavi è comprensibile e incontra le mie simpatie. Ma ci sono due questioni importanti: come identificare con certezza i discendenti diretti degli schiavi e come determinare l’entità del danno da risarcire. Se è vero che la schiavitù è assolutamente, totalmente ingiustificabile, è anche vero che alcuni schiavi furono trattati in maniera più brutale di altri e in questo caso il risarcimento dovrebbe essere maggiore. Il problema è che è difficilissimo dimostrare una cosa del genere in un tribunale; ed è probabile che la parte accusata, essendo formata ricchi discendenti di schiavisti, abbia più risorse con cui difendersi.
La schiavitù oggi
Dati forniti da Anti-Slavery International (stime prese dalla International Labour Organization):
• 20,9 milioni di persone sono in schiavitù in tutto il mondo.
• 5,5 milioni sono i bambini in schiavitù.
• 11,7 milioni sono schiavi nell’area Asia-Oceano Pacifico, perlopiù per debiti.
• 3,7 milioni sono gli schiavi in Africa.
• 1,6 milioni sono gli schiavi in America Latina.
• 1.5 milioni sono in schiavitù nei paesi sviluppati.
• 14,2 milioni di vittime della schiavitù sono sfruttati in attività economiche.
• 4,5 milioni di persone sono vittime dello sfruttamento sessuale.
• 98% delle vittime dello sfruttamento sessuale sono donne e ragazzine.
• 2,2 milioni di persone in schiavitù sono sfruttate dagli stati.
• 150 miliardi di dollari è il profitto illegale generato ogni anno dalla servitù lavorativa nell’economia privata.
Come impiegare i risarcimenti?
Anti-Slavery International indica tre principali linee d’intervento per contrastare la moderna schiavitù in Gran Bretagna:
• Polizia Da qualche anno si è più consapevoli dell’esistenza di una nuova forma di schiavitù. Ci sono però ancora casi di persone che vengono allontanate dai posti di polizia perché non sono credute, e casi in cui le vittime sono trattate come criminali. La polizia dovrebbe inoltre avere più risorse per condurre investigazioni anti-schiavitù.
• Identificazione L’attuale sistema di controllo considera spesso le vittime nel contesto dello status migratorio. Questo significa che gli extracomunitari hanno fino a quattro volte meno probabilità di essere riconosciuti come vittime del traffico di esseri umani, e spesso, più che protetti, vengono espulsi. Inoltre, i regolamenti dei permessi di soggiorno impediscono ai lavoratori di lasciare un datore di lavoro violento per cercare impiego altrove. La conseguenza è che spesso si soffre in silenzio.
• Protezione Protezione e aiuti per le vittime del traffico sono scostanti, soprattutto ora che che lo stato economizza e taglia i costi. Non esiste un sistema che nel lungo termine offra un sostegno a tutte le vittime, che spesso sono costrette a lasciare una casa protetta e affrontare nuovamente la vita prima di essere pienamente al sicuro. Preoccupante anche la situazione dei bambini. La Modern Slavery Act (Legge sulla Schiavitù Moderna, ndt) prevede l’assistenza ai minori, ma entrerà a regime solo a metà del 2019.
Le scarse risorse sono dunque un problema comune. Prelevare ricchezza dai discendenti dei vecchi schiavisti potrebbe colmare la scarsità. E, dato che la schiavitù è un problema internazionale, se i governi britannico, americano, olandese, spagnolo, portoghese, tedesco, canadese, cinese, indiano e brasiliano, oltre a tanti altri, mettessero da parte una certa cifra per i risarcimenti (in proporzione alla partecipazione al fenomeno della schiavitù storica) al fine di combattere la schiavitù moderna, potrebbero nascere nuove organizzazioni internazionali, da affiancare a quelle esistenti e funzionanti, che dovrebbero essere rafforzate, così da poter coordinare gli sforzi globali. E nella scelta del personale a cui affidare la gestione della lotta contro la schiavitù moderna, dovrebbe essere data priorità ai discendenti degli schiavi del passato e a quelli che soffrono per le conseguenze di tale schiavitù.