[Di Kaile Hultner. Originale pubblicato il 10 ottobre 2016 con il titolo The Coming Struggle. Traduzione di Enrico Sanna.]
Cari Sostenitori,
Dieci anni fa, il 10 ottobre 2016, Center for a Stateless Society aprì le sue porte virtuali e cominciò la sua autentica, visionaria lotta per cambiare il mondo cambiando le menti: in fatto di libertà, di mercati e di anarchismo.
Citando la dichiarazione costitutiva fatta dal cofondatore di C4SS Roderick Long, “Da troppo tempo i libertari, intendendo i libertari anarchici, considerano l’anarchismo di mercato una dottrina esoterica. È ora che l’anarchismo di mercato diventi il punto centrale del nostro sforzo educativo, è ora di dargli una collocazione che sia famigliare e ben riconoscibile. Center for a Stateless Society mira a portare il punto di vista anarchico di mercato nell’ambito dell’informazione diffusa, togliendolo dagli ambiti ristretti degli studi specialistici e dei periodici impegnati.”
Questo è il nostro principio guida. In questi ultimi dieci anni abbiamo mirato a rendere famigliare l’espressione anarchismo (di mercato, innanzitutto, ma ultimamente anche l’anarchismo in generale). Mi fa piacere dire che quell’obiettivo oggi è stato raggiunto. Ma c’è ancora tanto per cui lottare.
Quando il Center for a Stateless Society è nato, gli Stati Uniti erano impelagati in una delle sue guerre più lunghe, la guerra in Iraq, come si nota dai nostri articoli. I primi due, firmati da Roderick Long e Per Bylund, docente di Libera Impresa presso l’Università Statale Records-Johnston dell’Oklahoma, parlavano dei vari aspetti della guerra globale americana al terrorismo. L’articolo di Long proponeva una soluzione senza lo stato alla guerra civile causata dall’invasione dell’Iraq. Bylund spiegava come il nazionalismo stesse creando le condizioni per un conflitto con la Corea del Nord… e per tutte le ragioni sbagliate.
Da allora, C4SS ha pubblicato quasi 5.500 articoli, da commenti su certi agenti dello stato traditori e doppiogiochisti a servizi sul potenziale radicale dell’amore, e praticamente tutto l’immaginabile che si può trovare nel mezzo.
Intanto lo stato ci fornisce tutta una litania di ragioni per andare avanti, per continuare a fare il lavoro per cui siamo conosciuti. Basta pensare che, proprio ora, agli elettori americani viene chiesto se vogliono che alla Casa Bianca, con accesso ai codici nucleari, sieda un vero e proprio predatore sessuale o qualcuno che un tempo chiamava i neri “superpredatori”.
Basta pensare che, proprio ora, dieci anni dopo, siamo ancora impelagati nella “guerra al terrorismo”, che da Al Qaeda e l’Iraq è passata all’ISIS e la Siria. Basta pensare che, proprio ora, sostenitori della supremazia bianca, movimenti misogini, neonazisti e fascisti godono di una nuova primavera tra paure razziali, tensioni etniche e sciovinismo. Basta pensare che, proprio ora, viviamo una crisi data da milioni di rifugiati, uomini, donne e bambini, mentre i leader politici “sensibili” vogliono che si discuta di quante migliaia dovrebbero essere ammessi mantenendo i confini chiusi per la gran maggioranza di rifugiati e migranti.
Ora più che mai l’anarchismo, e C4SS con esso, deve sfidare apertamente e ostinatamente questo ripugnante stato d’affari.
Unitevi a noi nella prossima sfida.