[Di Nick Ford. Originale pubblicato su Center for a Stateless Society il 27 maggio 2016 con il titolo Authoritarianism Means Never Having to Apologize over Spilled Milk. Traduzione di Enrico Sanna.]
In Virginia uno studente di scuola media di nome Ryan Turk è stato arrestato e poi sospeso presumibilmente per aver rubato un brik di latte da 65 centesimi. Secondo le autorità, lo studente avrebbe cercato di nascondere il brick e per questo è accusato anche di furto. L’accusa potrebbe lasciare una macchia sul suo curriculum generando così ulteriori problemi in futuro.
Secondo il poliziotto che l’ha arrestato, Turk aveva un atteggiamento “bizzarro” durante l’arresto. Turk sostiene di “essersi liberato con uno strattone” e di aver detto al poliziotto che non era suo padre. A causa del suo nervosismo e del fatto che rideva continuamente, Turk ha subito una perquisizione nell’ufficio del preside alla ricerca di droga.
Entrambi questi fatti hanno contribuito alla sua sospensione non solo per furto ma anche per “mancanza di rispetto”.
Ma c’è un problema: Ryan Turk è inserito nel programma di pasti gratis.
E dunque, anche soprassedendo sul trattamento riservatogli per aver “rubato” un brik di latte, la realtà è che la Graham Park Middle School non aveva alcuna ragione per mantenere le accuse contro di lui. Invece la scuola ha deciso di usare una mano ancora più pesante aggiungendo l’accusa di “uso del cellulare” e “mancanza di rispetto”.
Quest’ultimo fatto è la risposta perfettamente normale ad una ridicola situazione fatta di intromissioni. Gli studenti non dovrebbero sentirsi insicuri e controllati in tutto ciò che fanno e in luoghi in cui dovrebbero apprendere. Il modo in cui l’agente ha trattato qualcuno che presumibilmente era molto più giovane e debole di lui la dice lunga sulla mentalità inculcata ad un poliziotto.
La madre di Turk, Shamise Turk, ha riassunto bene l’accusa di furto: “L’accusano di furto, e non capisco affatto perché visto che aveva diritto a quel latte comunque.”
Ammettendo anche che Turk non avesse avuto diritto al latte, l’accusa di aver commesso un crimine, accusa che potrebbe pesare sul suo curriculum, sarebbe stata comunque il modo migliore di trattare il caso? Prendere con la forza qualcuno molto più giovane di lui è la prima cosa da fare per un agente? Non poteva semplicemente chiedergli se era iscritto al programma?
L’assenza di sorveglianza amministrativa e il trattamento ingiusto di Turk e della sua famiglia richiamano l’attenzione sulla mancanza di controllo che gli studenti e i loro genitori hanno sul sistema scolastico pubblico. Gli studenti sono costretti per legge a frequentare queste istituzioni per poi essere assoggettati alle mille norme e regole di condotta sulle quali non hanno mai la possibilità di dire la propria.
Queste norme e regole vengono poi applicate da agenti e amministratori arroganti che sostengono di volere soltanto il “meglio” per gli studenti. Ma gli studenti sono quelli che sanno più di ogni altro cosa è meglio per loro. Non gli amministratori, gli agenti di polizia o gli adulti in genere.
Questi fatti spiegano il lungo successo dell’insegnamento auto-diretto della Sudbury Valley School (SVS) di Framingham, Massachusetts, che ha quaranta anni di vita. Negli ultimi decenni, la SVS si è dedicata a creare un ambiente che incoraggi gli studenti ad esprimersi il più possibile liberamente senza danneggiare gli altri.
Non ci sono classi, né compiti a casa o regimi amministrativi burocratici e autoritari che obblighino gli studenti all’obbedienza. Gli studenti sono stimolati a fare domande e ad utilizzare l’orario scolastico nel modo che preferiscono. A volte gli studenti usano questo tempo per giocare all’aperto o con i videogiochi. Altre volte lo usano per leggere.
Qualunque cosa decidano di fare, spesso gli studenti ricavano il massimo da queste opportunità perché sono loro i responsabili di se stessi. Ci sono componenti dello staff che offrono aiuto e facilitazioni, ma il loro ruolo finisce lì. Spesso gli studenti imparano a leggere, scrivere, fare operazioni matematiche di base o tramite il gioco e l’esperienza diretta, o tramite i tradizionali processi di apprendimento, ma a condizioni stabilite da loro.
Se vogliamo edificare un mondo in cui gli amministratori non possano trattare gli studenti come proprietà loro per un brik di latte, allora dobbiamo tener conto di alternative come l’insegnamento democratico. Descolarizzazione e istruzione domiciliare offrono ulteriori alternative che danno molto più potere ai giovani che agli adulti. I quali ultimi continueranno a pensare di saperne meglio degli altri.